Ginko Biloba

Ginkgo biloba è l'unica specie ancora sopravvissuta della famiglia Ginkgoaceae, è un albero antichissimo le cui origini risalgono a 250 milioni di anni fa e per questo è considerato un fossile vivente. Appartiene alle Gimnosperme quindi i semi non sono protetti dall'ovario, le strutture a forma di albicocca che sono prodotte dagli esemplari femminili non sono frutti, ma semi ricoperti da un involucro carnoso. La pianta, originaria della Cina, viene chiamata volgarmente ginko o ginco o albero di capelvenere. Il nome Ginkgo deriva probabilmente da un'erronea trascrizione del botanico tedesco Engelbert Kaempfer del nome giapponese ginkyō derivante a sua volta da quello cinese. Questo nome è stato attribuito alla specie dal famoso botanico Carlo Linneo nel 1771 all'atto della sua prima pubblicazione botanica dove mantenne quell'erronea trascrizione del nome originale. Il nome della specie (biloba) deriva invece dal latino bis e lobus con riferimento alla divisione in due lobi delle foglie, a forma di ventaglio. Il Ginkgo Biloba della biblioteca Ariostea è un albero antichissimo (circa 140 anni), originario dell'Asia Centrale, alto circa 20 metri con una chioma larga. Gli alberi normali hanno un fusto alto circa due metri e poi ad una certa altezza partono le branca principali, invece nel Ginkgo Biloba partono quasi all'altezza della base. Una caratteristica diversa dagli altri alberi è la sua evoluzione più ritardata, essendo più vicina agli alberi di secoli fa quando la pianura padana era diversa. Questo Ginkgo Biloba però è originario della Cina dove era venerato come albero "sacro", spesso presente nelle vicinanze dei templi, ed era adoperato già allora come pianta medicinale indicata nel trattamento dell'insufficenza venosa, nella cura dell'arteriopatia periferica degli arti inferiori e nei disturbi del circolo celebrale, è stato impiantato in Europa alla fine dell'Ottocento quando i collezionisti e i ricchi possedevano palazzi con giardini e amavano collezionare piante esotiche o piante che venivano da altri paesi. Quando l'hanno impiantato non conoscevano bene le caratteristiche di questa pianta e come si sarebbe evoluta, lo dimostra il fatto che hanno piantato il Ginkgo Biloba a due metri da una casa, se il giardiniere di quel periodo avesse saputo come sarebbe cresciuto non l'avrebbe piantato nel posto in cui è, vicino al muro di una abitazione. Anche la forma della foglia di quest albero è diversa dalle nostre foglie, una foglia normale ha una nervatura che è quasi come una colonna vertebrale da cui partono tutte le altre nervature, invece questa è fatta a ventaglio con una nervatura unica, anche questa è una caratteristica dell'evoluzione lenta che ha subito la pianta.

CALICANTO (chimonathus praecox lindo)

Il calicanto è una pianta molto profumata,resistente al freddo e al gelo,è originario dei boschi montani del Sichuan, regione a Sud-Ovest della Cina, dove cresce fino a 3.000 metri di quota. I calicanti sono arbusti di dimensioni medie, a foglie caduche. Il nome comune si riferisce a pianta che appartengono al genere delle calycanthacee, ma la cui specie si chiama Chimonanthus. Le specie di chimonanthus esistenti in natura sono poche, e in particolare solo una, chimonanthus praecox, viene coltivata in Italia. Produce un arbusto disordinato, con vari fusti eretti, ben ramificati, che danno origine ad una vegetazione densa ed intricata; le foglie appaiono in primavera, dopo o durante la fioritura, e sono allungate. La caratteristica peculiare del calicanto sono sicuramente i fiori, che sbocciano in pieno inverno, in febbraio o marzo, indipendentemente dalle condizioni climatiche, e ben prima che la pianta abbia cominciato a produrre le foglie; il risultato è un arbusto all’apparenza secco, completamente ricoperto da fiorellini molto profumati. I fiori sbocciano dal legno vecchio, senza picciolo; sono dotati di petali allungati, cerosi, di colore bianco o giallo.

MAGNOLIA (magnolia grandiflora)

E’ originaria dell'America Settentrionale ed è un albero sempreverde, alto fino a 37 m, di lento accrescimento, con chioma larga, conico-piramidale di 5-8 m di diametro; tronco semplice e diritto dalla corteccia grigio scura o marrone chiara, ruvida e spessa, può raggiungere 1,5 m di circonferenza; rametti giovani rossiccio-tomentosi. Gemme avvolte da 2 stipole libere, caduche, che lasciano cicatrici anulari al punto di inserzione sul rametto. Le foglie della magnolia grandiflora si presentano di grandi dimensioni ed alterne, con un bel colore verde intenso nella pagina superiore, maggiormente brune in quella inferiore. Hanno forma ellittica e sono attaccate ad un picciolo corto e peloso al tatto, la loro consistenza, infine, è piuttosto coriacea. Tra le diverse specie della grandiflora troviamo la “galissoniensis” con foglie più rossicce, la “lanceolata” con foglie ancor più rosse e la “delavayi”, proveniente dalla Cina, con fiori bianchi e particolarmente profumati. I fiori della grandiflora sono assai profumati e, come si evince dal nome della pianta, piuttosto grandi. Sono solitari e il loro aroma si avvicina al profumo del limone. Sono dotati di 16 petali tra il bianco e il giallo che risaltano con un effetto notevole fra il lucente fogliame. Corolle di grandi dimensioni che si aprono nella stagione autunnale ed estiva hanno il compito di dare protezione alla fioritura. Tra le altre specie di grandiflora, ricordiamo ancora la “gallissoniensis” con fiori bianchi ma a 12 petali, la “lanceolata” con fiori doppi, la “coco” che può vantare una bella fioritura per l'intera durata dell'anno e la “glauca” che ha fiori bianchi con un numero di petali che varia da 7 a 12. I frutti hanno una lunghezza di 10 centimetri circa e hanno colore bruno.

TASSO (taxus baccata)

Ha crescita abbastanza lenta e gli esemplari adulti possono raggiungere i venti metri di altezza; la corteccia è marrone rossastro, diviene grigia con il tempo e tende a squamarsi. Foglie piccole, strette, lucide e verde scuro sulla pagina superiore, verde chiaro sulla pagina inferiore; la chioma è tondeggiante, molto densa. Gli esemplari femminili in estate producono semi tondeggianti ricoperti da polpa rossa, molto vistosi e decorativi. I tassi vengono molto utilizzati per l'arte topiaria, poichè sopportano le potature anche drastiche e il fogliame denso cresce anche sulla parte interna della chioma. Esistono cultivar con foglie variegate o completamente gialle, solitamente hanno sviluppo minore e più compatto. I frutti e le foglie dei tassi sono fortemente tossici.

ALLORO (laurus nobilis)

Si presenta, poiché spesso sottoposto a potatura, in forma arbustiva di varie dimensioni ma è un vero e proprio albero alto fino a 10 m, con rami sottili e glabri che formano una densa corona piramidale. È una pianta sempreverde. Il fusto è eretto, la corteccia verde nerastra. Le foglie, ovate, sono verde scuro, coriacee, lucide nella pagina superiore e opache in quella inferiore, sono inoltre molto profumate. L'alloro è una pianta dioica che porta cioè fiori maschili e fiori femminili su piante separate. L'unisessualità è dovuta a fenomeni evolutivi di aborto a partire da fiori inizialmente completi. Nei fiori femminili infatti sono presenti 2-4 staminoidi (cioè residui di stami) non funzionali, analogo fenomeno accade per i maschili, che presentano parti femminili atrofiche (non funzionali ed atrofizzate). I fiori, di colore giallo chiaro, riuniti a formare una infiorescenza ad ombrella, compaiono a primavera. I frutti sono drupe nere e lucide (quando mature) con un solo seme. La impollinazione è prodotta dal vento e non da insetti come la maggior parte delle piante.

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OLEANDRO (nerium oleander)

L'oleandro ha un portamento arbustivo, con fusti generalmente poco ramificati che partono dalla ceppaia, dapprima eretti, poi arcuati verso l'esterno. I rami giovani sono verdi e glabri. I fusti e i rami vecchi hanno una corteccia di colore grigiastro. Le foglie, velenose come i fusti, sono glabre e coriacee, disposte a verticilli di 2-3, brevemente picciolate, con margine intero e nervatura centrale robusta e prominente. La lamina è lanceolata, acuta all'apice, larga 1–2 cm e lunga 10–14 cm. I fiori sono grandi e vistosi, a simmetria raggiata, disposti in cime terminali. Il calice è diviso in cinque lobi lanceolati, di colore roseo o bianco nelle forme spontanee. La corolla è tubulosa e poi suddivisa in 5 lobi, di colore variabile dal bianco al rosa e al rosso carminio. Le varietà coltivate sono a fiore doppio e sono quasi tutte profumate. L'androceo è formato da 5 stami, con filamenti saldati al tubo corollino. L'ovario è supero, formato da due carpelli pluriovulari. La fioritura è abbondante e scalare, ha inizio nei mesi di aprile o maggio e si protrae per tutta l'estate fino all'autunno. Il frutto è un follicolo fusiforme, stretto e allungato, lungo 10–15 cm. A maturità si apre longitudinalmente lasciando fuoriuscire i semi. Il seme ha dimensione variabile dai 3 ai 5mm di lunghezza e circa 1mm di diametro ed è sormontato da una peluria disposta ad ombrello (pappo) che permette al seme di essere trasportato dal vento anche per lunghe distanze.

BAGOLARO (Celtis Australis)

Il suo legno si presenta chiaro, duro, flessibile, tenace ed elastico e di grande durata Questa pianta è conosciuta anche con il nome spaccasassi, dovuto al suo forte apparato radicale, che lo rende in grado di sopravvivere e radicare anche in terreni carsici e sassosi. La corteccia è grigia e liscia, solo negli esemplari molto vecchi mostra segni nerastri. Le foglie sono ovali-lanceolate, seghettate, con la pagina superiore verde scuro e la pagina inferiore più chiara e pubescente. In primavera produce infiorescenze ascellari biancastre, che tra la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno danno luogo a drupe verdi, tondeggianti, commestibili, che divengono quasi nere a maturazione.

ACERO AMERICANO (Acer Negundo)

L'acero bianco o acer negundo è un albero di media grandezza, originario dell’America settentrionale; gli esemplari adulti possono raggiungere abbastanza rapidamente i 9-15 metri di altezza. Il fusto è eretto, liscio, con corteccia bruna o grigiastra, leggermente fessurata; le ramificazioni sono molto dense, e formano una bella chioma tondeggiante o allungata. Le foglie sono di colore verde chiaro, pennate, divise in 3-5 piccole foglie ovali, con margine irregolare; divengono gialle in autunno, prima di cadere. Si tratta di un albero dioico, quindi alcuni esemplari producono solo fiori maschili, altri solo fiori femminili; in entrambi i casi si tratta di fiori poco appariscenti di colore verde-giallastro. I frutti sono corte samare papiracee, che si sviluppano in lunghi grappoli, talvolta presenti sulla pianta fino a primavera. Pianta molto utilizzata nei parchi e nei giardini ampi e spaziosi; questo albero viene coltivato in Europa da alcuni secoli; vengono coltivate soprattutto le cultivar, con fogliame variegato o screziato.

CACO VANIGLIATO

Il caco vaniglia ha foglie caduche ovali più o meno appuntite di un particolare colore verde brillante e intenso. In autunno le foglie assumono un colore dorato. Il caco vaniglia per crescere sano ha bisogno di un terreno fertile, soffice, ben concimato e permeabile, dove non esista il minimo pericolo di ristagno d'acqua. La propagazione del caco vaniglia avviene per margotta o per innesto su specie di sicura resistenza al freddo. Si tratta però di pratiche culturali da lasciar fare agli esperti. La piantagione si esegue nel tardo autunno nelle zone a clima invernale piuttosto mite. Altrove è consigliabile rimandare l'operazione a fine inverno perchè le giovani piante di caco vaniglia non sopportano le gelate nel primo anno di impianto. E' opportuno curare molto il drenaggio all'atto della messa a dimora e ricordare che questa pianta sviluppa una chioma piuttosto larga per cui è indispensabile lasciare almeno 5-6 metri tra una pianta e l'altra. E' importante accostare vari alberi dai fiori femminili a uno impollinatore.

CIGLIEGIO SELVATICO (Prunus Avium)

L'albero fruttifero proviene pressoché esclusivamente dal vecchio continente, ove si eccettuano alcune aree asiatiche, ed è annoverata nel vasto e importante raggruppamento familiare delle Rosaceae. Mediamente presente nelle boscaglie e nelle macchie del nostro Paese, specie ad altezze non esagerate, viene coltivato sin dai tempi antichi per la magnifica infiorescenza candida, eccellente decorazione di spazi verdeggianti e parchi, ed ovviamente per i suoi prelibati frutti, impiegati con profusione nell'industria alimentare e non soltanto. Se oggetto di cure, dovrà essere annaffiato generosamente nelle stagioni primaverile ed estiva, con sensibile riduzione delle bagnature a partire dal mese di settembre sino alla primavera successiva. È consigliabile non irrorare il Ciliegio selvatico se non qualora la terra si mostri prosciugata o secca.

ELICRISO (Helichrysum)

L'Elicriso è una pianta molto semplice, ma anche molto preziosa. I suoi fiori, caratterizzati da un giallo vivace, decorano le coste dell'Italia e di tutto il bacino del Mediterraneo. E' antibatterico, antinfiammatorio e antifungino Decongestiona: lenisce tosse, raffreddore e altre infezioni alle vie respiratorie Calma i dolori derivanti da reumatismi e infezioni articolari Viene usato in preparati per lenire le infezioni oculari è un amico della pelle: viene utilizzato per rimarginare ferite e cicatrici, ma anche per contrastare la couperose Allevia psoriasi, dermatiti ed eczemi Accelera la guarigione di ustioni ed eritemi solari Allevia i danni causati dal freddo, quali geloni ed edemi E' un antiage: contrasta l'invecchiamento della pelle e la formazione di rughe Avvicina alla spiritualità, grazie al suo inconfondibile profumo

ERBA CEDRINA

E' una pianta arbustiva, perenne con fusto legnoso che può raggiungere i 2 metri di altezza (solo nei climi favorevoli). Le foglie sono decidue, lanceolate, prive di picciolo, di colore verde chiaro molto profumate, che emanano un profumo simile a quello della melissa e della citronella; da esse si estrae un olio essenziale dall'intenso profumo di limone. I fiori sono piccoli, bianco-violetti raccolti in pannocchie terminali. compaiono alla fine dell' estate La propagazione avviene in luglio: si prelevano dai rami e dal fusto talee di circa otto centimetri, che si piantano in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali. Le talee radicate si piantano nel maggio successivo.

ROSMARINO (Rosmarinus Officinalis)

Il Rosmarinus officinalis proviene dalle zone del Mediterraneo. E' una pianta aromatica con foglie molto profumate, assai utilizzate in cucina. Le foglie sono persistenti. Si tratta di un arbusto che in natura può raggiungere i 3 metri d'altezza. Fiori azzurro-malva che sbocciano a partire dalla primavera. Il rosmarino è un arbusto perenne sempreverde e cespuglioso, unico rappresentante del suo genere nella famiglia delle Labiatae. Il fusto del Rosmarinus officinalis, inizialmente è prostrato, ma con il tempo diviene eretto e ramificato. Le foglie sono verde scuro, più chiare nella pagina inferiore, numerose, sessili e opposite, riunite nei rametti giovani e inserite a 2 a 2 nei nodi. I fiori, ermafroditi, presenti (dove il clima è mite) per buona parte dell’anno, sono di un bel colore azzurro violetto e riuniti in grappoli all’ascella delle foglie. Il frutto è composto da quattro acheni di colore bruno e piccole dimensioni. L’impollinazione avviene quasi sempre ad opera di insetti. In particolare le api e i bombi vengono fortemente attirati dai fiori e dal profumo emanato da questa pianta. L’apparato radicale è molto sviluppato, fibroso e resistente, e consente alla pianta di vivere in terreni aridi, poveri e siccitosi. È molto utile per rendere più compatti i terreni e evitare le frane. Se lasciato crescere può raggiungere anche i 2 metri di altezza e altrettanti in larghezza. Si possono riscontrare diversi portamenti. Allo stato spontaneo in genere si tratta di un arbusto eretto. Sono però state sviluppate anche cultivar con habitus prostrato o semiprostrato, adatte a giardini rocciosi e utili coprire muretti o zone scoscese.

ORIGANO (Origanum Vulgare)

Parlando di Origanum vulgare è bene sapere che si tratta di un genere costituito da circa 20 specie, alcune delle quali sono di carattere erbaceo, perenni ed aromatiche, altre sono arbusti sempreverdi o a foglie semi-permanenti. I fiori sono generati da tubolari a forma di imbuto e generalmente sono riuniti a piccoli mazzetti, formando delle spighe; caratteristiche sono anche le brattee, che spesso accompagnano la fioritura, che avviene in Estate ed in Autunno. Le foglie di origano sono quasi per tutte le specie di forma ovale. L'altezza della pianta varia a seconda della specie; in generale le specie arbustive possono raggiungere anche gli 80 cm di altezza, quelle erbacee, invece, sono alte generalmente circa dai 25 ai 50 cm.

MENTA (Mentha)

Le piante di questo genere arrivano ad una altezza di 30 - 120 cm. Tutte le piante sono fortemente aromatiche, dal tipico sapore pungente e piccante, ma con ben definite sfumature che possono essere percepite anche tra una e l'altra popolazione. Le foglie sono sessili (nella parte superiore) ma anche picciolate (nella parte inferiore) e sono disposte in alternati a 2 a 2 in modo opposto.  La superficie è percorsa da semplici nervature poco sporgenti e ricoperta da peli semplici; il colore in genere è verde brillante. Le specie di questo gruppo crescono in modo massiccio in tutta Europa, in Asia e in Africa e prediligono sia le posizioni in pieno sole che la mezza ombra, ma posso resistere anche a basse temperature.

SALVIA (Salvia Officinalis)

Si tratta di un arbusto che in natura può raggiungere i 60 centimetri d'altezza. Fiori azzurro-viola che sbocciano in estate. Il genere salvia fa parte della famiglia delle labiatae e comprende non meno di 500 specie diffuse in tutte le zone temperate del globo La salvia officinalis è una pianta aromatica sempreverde cespugliosa con fusti alti fino a 70 cm, molto ramificati e legnosi alla base. I fusti laterali hanno generalmente un portamento più prostrato. Le foglie sono picciolate, di forma oblungo-ovata, spesse, rugose e finemente dentellate, ricoperte da una fitta peluria. Il colore è molto particolare e caratteristico: un bel verde-grigio (nella specie). I fiori compaiono all’apice del fusto in primavera-estate e sono generalmente blu-viola piuttosto intenso. È originaria dell’Europa meridionale; in Italia si trova in luoghi sassosi e aridi, in varie zone, nella parte centrale della penisola sino alla Basilicata, in Sardegna e nell’arcipelago toscano. Essendo una pianta molto amata e conosciuta fin dall’antichità sono state sviluppate moltissime cultivar per lo più caratterizzate da diverse colorazioni delle foglie. Grazie a queste ricerche oggi è possibile inserire questa pianta sia in orti o angoli aromatici, sia all’interno del vero e proprio giardino. Può infatti risultare preziosa nelle aiuole e nelle bordure miste data la persistenza e bellezza del fogliame. Pianta rustica, che si adatta anche a zone a clima rigido.

PREZZEMOLO (Petroselinum Crispum)

Questa pianta predilige terreni ricchi di sostanza organica; per apportarne la giusta quantità è utile servirsi di letame ben maturo in ragione di 3-4 kg al metro quadrato, che dovrà essere interrato ad una profondità che varia da 20 a 30 cm. Questo aiuterà il Petroselinum hortense lungo tutto il ciclo vegetativo. Qualora la pianta presentasse degli ingiallimenti, potrebbe essere necessaria l'aggiunta di prodotti a base di ferro. Sarà importante mantenere il terreno pulito da erbe infestanti e zappettato per favorire sia l'irrigazione che l'arieggiamento della pianta. Il prezzemolo è caratterizzato da profonde radici fittonanti e da un fusto eretto e piuttosto resistente che si ramifica in cima. Le foglie, finemente incise, possono avere diverso aspetto a seconda della varietà.

FINOCCHIETTO SELVATICO (Foeniculum Vulgare)

Una pianta erbacea biennale, ma coltivata come annuale, alta fino ad 1 m e larga 50 cm, con gambi dritti, lisci, ramificati e verdi; le radici sono fittonanti, sottili, ramificate e carnose. Le foglie nella parte aerea della pianta si inseriscono su un lungo picciolo, che si diparte a sua volta dai gambi, sono molto fini, ramificate, di colore verde ed hanno delle incisioni particolarmente profonde. In prossimità del livello del terreno le foglie si inguainano ed avvolgono il corto fusto o caule dando vita al grumolo, che costituisce la parte edule della pianta, è bianco e può raggiungere dimensioni di 15 cm. I fiori sono piccoli, ermafroditi, con cinque petali gialli e sono riuniti in infiorescenze ad ombrella alla sommità dei gambi. Il finocchio è una pianta allogama, per cui la fecondazione avviene in maniera incrociata; va considerato che l’emissione del polline precede la recettività dell’ovario (proterandria). La fioritura è molto scalare e si verifica durante tutta l’estate, l’impollinazione è entomofila, operata dalle api e da altri insetti pronubi. I semi sono appiattiti, ovali, marroni chiari, lunghi 6-7 mm, molto aromatici e maturano nel mese di settembre.

LAVANDA (Lavandula)

Ha foglie argentee, molto profumate, strette ed allungate; in estate produce moltissimi fiori, piccoli e fragranti, raggruppati in spighe. La maggior parte delle varietà sono resistenti al freddo e vengono utilizzate in giardino, come siepi oppure a formare larghi cespugli. Volendo si può coltivare in larghi vasi, tenendo presente che è una pianta a crescita rapida, che cresce anche fino a un metro e più. Le varietà più comuni sono L. angustifolia, detta anche lavanda inglese, molto profumata e con spighe floreali ridotte; L. dentata, con fiori chiari e odore resinoso; L. lanata, con foglie bianche ricoperte di peluria e spighe floreali molto grandi.